Si sente ormai parlare tanto delle proprietà nutraceutiche della Moringa oleifera, ma ancora poco delle sue proprietà farmacologiche. Ma chi sono i veri responsabili di queste straordinarie proprietà? I veri protagonisti sono i Metaboliti secondari!

I metaboliti secondari sono composti chimici prodotti dal metabolismo delle piante. Sono fondamentali per l’attuazione dei meccanismi di difesa contro i parassiti e i predatori, per la competizione tra specie e per facilitare i processi riproduttivi. Non a caso molti dei farmaci usati dall’uomo hanno proprio come principio attivo un metabolita secondario di origine vegetale.

La nostra missione è infatti quella di conservare i preziosissimi metaboliti secondari, attraverso particolari tecniche di lavorazione delle foglie.

Ma veniamo al punto. Quali sono le proprietà farmacologiche che fanno della Moringa un albero miracoloso?

  • Attività ipocolesterolemizzante: l’estratto di foglie mostra una significativa azione ipocolesterolemizzante, grazie alla presenza di un fitocostituente bioattivo, il β-sitosterolo, il quale agisce inibendo l’assorbimento intestinale del colesterolo dietetico, agendo sul meccanismo entero-epatico. Gli studi evidenziano una riduzione dei livelli sierici sia del colesterolo LDL che dei trigliceridi senza alterare il profilo ematico del colesterolo HDL (noto come colesterolo buono), e un’azione benefica anche sul profilo lipidico del fegato e del cuore.
  • Attività ipoglicemica: la Moringa oleifera è in grado di agire significativamente sul metabolismo del glucosio. Gli studi scientifici dimostrano come, grazie alla presenza di tiocarbammati che stimolano le cellule β-pancreatiche a secernere insulina, la Moringa oleifera sia in grado di ripristinare i livelli ottimali di glucosio nel sangue, migliorare la sensibilità all’insulina e ridurre in questo modo le complicanze legate al diabete mellito di tipo 2.
  • Attività antinfiammatoria: l’infiammazione è una risposta fisiologica messa in atto dal nostro organismo per proteggerci dall’azione nociva di agenti fisici, chimici e biologici, e per ripristinare le lesioni tissutali. Citochine infiammatorie come l’IL-1β e il TNF-α possono stimolare l’espressione di enzimi (iNOS e COX-2), aumentando così il processo infiammatorio. Diversi studi scientifici hanno dimostrato che la Moringa oleifera svolge una duplice azione: riducendo la produzione delle molecole coinvolte nei processi infiammatori, e inibendo a livello del DNA l’espressione di un gene (ReLA) responsabile della regolazione della risposta immunitaria alle infezioni, è in grado di alleviare la sintomatologia tipica di un processo infiammatorio, dal semplice gonfiore e arrossamento, ai dolori muscolari, articolari, reumatici al mal di testa.
  • Attività antiossidante ed epatoprotettiva: lo stress ossidativo si verifica quando nell’organismo ci sono troppi radicali liberi che causano alterazioni strutturali a carico di proteine, lipidi e acidi nucleici. Diversi studi hanno messo in evidenza come lo stress ossidativo giochi un ruolo fondamentale nello sviluppo di molte patologie: malattie cardiovascolari, malattie epatiche e neurodegenerative, malattie infiammatorie come il lupus e l’artrite. Causando alterazioni strutturali nella sintesi di collagene ed elastina, i radicali liberi contribuiscono anche all’invecchiamento precoce della pelle.

Il nostro organismo è pertanto continuamente bombardato da queste specie reattive, e per proteggersi ha messo a punto dei sistemi enzimatici che talvolta non sono sufficienti.

Le sue foglie sono particolarmente ricche di polifenoli e di flavonoidi (quercetina, rutina) dallo spiccato potere antiossidante e antinfiammatorio, usati per contrastare l’invecchiamento cellulare indotto dalle specie radicaliche. La quercetina inoltre, come dimostrato in diverse pubblicazioni scientifiche, svolge un’importante azione epatoprotettiva. Quel che rende la Moringa oleifera, peculiare da questo punto di vista, è soprattutto la capacità di ripristinare efficacemente i livelli degli enzimi del nostro organismo (superossido dismutasi, glutatione perossidasi) coinvolti nella protezione dallo stress ossidativo e di prevenire la perossidazione lipidica a livello epatico.

  • Attività antipertensive e diuretiche: l’analisi dell’estratto di etanolo di foglie della Moringa oleifera ha permesso di isolare 4 composti unici (Niazinina A, B, AB, Niazimicina) che mostrano un effetto ipotensivo comportandosi come calcio-antagonisti. Foglie, radici e semi sembrano avere proprietà diuretiche che svolgono un ruolo complementare nell’effetto globale di abbassamento della pressione arteriosa.

Agendo su più fronti, la Moringa oleifera, rappresenta un forte alleato per la nostra salute!


Gli studi scientifici a cui si fa riferimento nel testo sono consultabili via internet sulla piattaforma scientifica Pubmed all’indirizzo: https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed alla voce di ricerca “Moringa oleifera”.

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